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Sciatica: sintomi, cause e cura

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A cura di
Laura
Geremia
Simone
Bianchi

La sciatica, o lombosciatalgia, è l’infiammazione del nervo sciatico. Causata dalla compressione del nervo o delle sue radici. Si manifesta con un dolore acuto che dalla zona lombo-sacrale si irradia lungo la gamba. Per la cura serve un lavoro di squadra tra ortopedico, neurologo, neurochirurgo e fisiatra.

Che cos’è la sciatica?

La sciatica, conosciuta anche come sciatalgia lombare o lombosciatalgia, è una condizione dolorosa dovuta all’infiammazione o irritazione del nervo sciatico, il più lungo e voluminoso del corpo umano.

Il dolore si sviluppa nella parte bassa della schiena (zona lombare) e si irradia lungo il gluteo, la coscia, la gamba e può arrivare fino al piede. Spesso si presenta su un solo lato del corpo e può variare da un fastidio lieve a un dolore acuto, bruciante o simile a una scossa elettrica.

Oltre al dolore, possono manifestarsi formicolii, intorpidimento, debolezza muscolare e difficoltà motorie. Le cause principali della sciatica possono essere ernie del disco, stenosi del canale spinale, sindrome del piriforme o traumi. In alcuni casi, lo stress psicofisico e le tensioni emotive possono contribuire ad aumentare l’intensità del dolore.

La sciatica: sintomi

La sciatica si manifesta con un dolore variabile da moderato a lancinante, lungo il decorso del nervo sciatico, che dalla parte bassa della schiena scende al gluteo fino a coprire la superficie posteriore della coscia e quella postero-laterale della gamba. A seconda della radice nervosa coinvolta, il paziente sentirà dolore in parti diverse della gamba.

Quando il dolore è intenso, il paziente riesce solo a stare a letto, a pancia in su, con le gambe piegate. Anche un semplice starnuto o un colpo di tosse peggiorano il dolore. Quando il paziente sta in piedi, tende a piegarsi in avanti da un lato o dall'altro, e sente di non avere più forza nei muscoli della zona da dove parte il dolore.

Generalmente, la sensazione dolorosa tende a riguardare una sola metà del corpo (sciatica monolaterale), ma può estendersi a entrambi i lati (sciatica bilaterale). La tabella che segue riassume i principali sintomi.

Termine Descrizione
Dolore

 

  • Parte dalla zona lombare o dal gluteo e si irradia lungo la coscia, la gamba e può arrivare fino al piede
  • Spesso è unilaterale (cioè colpisce solo un lato del corpo)
  • Può essere acuto, bruciante, a scossa elettrica o penetrante
  • Peggiora con sforzi, colpi di tosse, starnuti o dopo aver mantenuto la posizione seduta a lungo
Sintomi neurologici associati

 

  • Formicolio (parestesie)
  • Intorpidimento della pelle lungo il decorso del nervo
  • Debolezza muscolare, specialmente nella gamba interessata
  • Difficoltà di movimento o di controllo motorio
  • Sensazione come di punture di spilli
Nei casi più gravi

Cause della sciatica, quali sono?

La sciatalgia è causata nella maggior parte dei casi dalla compressione del nervo sciatico o delle sue radici, che innesca processi infiammatori e irritativi. A provocare tale compressione possono essere:

  • ernia del disco intervertebrale, situata nella zona lombare o sacrale (nel 90% dei casi circa)
  • discopatia del disco spinale
  • stenosi vertebrale, ovvero il restringimento del canale vertebrale, sede del midollo spinale (in casi meno frequenti)
  • stenosi foraminale, ossia il restringimento dei canali entro cui scorrono le radici dei nervi spinali
  • tumore spinale, la cui massa va a comprimere i nervi spinali
  • spostamento in avanti di una vertebra rispetto a quella sottostante (spondilolistesi)
  • sindrome del piriforme, nella quale la compressione del nervo sciatico è operata dal muscolo piriforme.

Sembra che chi soffre di ansia, stress, abuso di analgesici o storia di frequenti ricoveri sia più soggetto alla sciatica e arrivi a percepire un dolore più intenso. 

I fattori predisponenti sono l’obesità, la sedentarietà, l’età avanzata, i lavori pesanti (che richiedano il sollevamento di pesi o la torsione della schiena) e la guida di veicoli.

Sciatica in gravidanza

La sciatica in gravidanza è causata principalmente dalla compressione del nervo sciatico all’altezza della schiena o del bacino.

E proprio durante la gravidanza i cambiamenti nel corpo, come l’aumento di peso e le modifiche nella postura, possono esercitare pressione sul nervo, determinando infiammazione e dolore lungo la parte bassa della schiena, il gluteo e la gamba.

Per alleviare la sciatica durante questo periodo si possono eseguire esercizi di stretching e rafforzamento per migliorare la stabilità del bacino e ridurre la pressione sul nervo sciatico. Il calore o il freddo possono essere utili per alleviare il dolore e ridurre l’infiammazione. A volte il medico può indicare l’adozione di cinture o supporti per la schiena, così da fornire un adeguato sostegno.

Come si fa a capire se si ha la sciatica?

Per fare una diagnosi, e poi per la cura della sciatica, è necessario un lavoro di squadra tra ortopedico, neurologo, neurochirurgo e fisiatra.

Per la diagnosi i medici raccolgono tutte le informazioni relative alla storia clinica del paziente e poi esaminano la zona interessata. Tra gli esami strumentali rivestono una particolare importanza la radiografia, la TAC e la risonanza magnetica della colonna e l’elettromiografia.

Lo specialista può eseguire, inoltre, la manovra di Lasegue o la manovra di Wasserman.

Quando preoccuparsi per la sciatica?

È bene preoccuparsi per la sciatica quando i sintomi superano una certa soglia di intensità, durata o gravità.

Sarebbe opportuno rivolgersi al proprio medico, o al pronto soccorso, nei casi di:

  • perdita di controllo della vescica o dell’intestino: può indicare una sindrome della cauda equina, una condizione urgente che richiede trattamento immediato
  • perdita improvvisa di forza a una gamba: debolezza marcata, difficoltà ad alzare il piede o a camminare
  • intorpidimento dell’area genitale o interna delle cosce: segno potenzialmente serio legato alla compressione nervosa
  • dolore persistente e insopportabile: se nemmeno gli antidolorifici comuni danno sollievo.

È invece opportuno prenotare una visita specialistica quando:

  • il dolore dura più di 4 o 6 settimane senza miglioramenti, è bilaterale e interferisce con la normale vita di tutti i giorni
  • ci sono recidive frequenti o episodi che peggiorano progressivamente.

Come si fa a far passare il nervo sciatico?

Il trattamento della sciatalgia varia a seconda della gravità della sintomatologia e della causa scatenante:

  • qualora il disturbo si presenti in forma lieve, la terapia consiste semplicemente nel riposo e nell’eventuale correzione delle posture scorrette tramite esercizi di rinforzo della muscolatura
  • qualora le cause e i sintomi della sciatalgia siano più preoccupanti, il paziente può prendere analgesici, antinfiammatori, cortisone e può sottoporsi a fisiokinesiterapia ed elettromedicali.

Nei casi più gravi, è necessario intervenire chirurgicamente per rimuovere l’ernia o stabilizzare la colonna vertebrale. Si tratta tuttavia di soluzioni cui i medici ricorrono solo in circostanze di necessità, considerata l’invasività di questa tipologia di intervento chirurgico.

Come alleviare il dolore del nervo sciatico?

È possibile sfiammare il nervo sciatico seguendo alcuni rimedi casalinghi.  Si consiglia innanzitutto un breve periodo di riposo a letto (uno, due giorni), mentre una prolungata inattività fisica è da evitare perché può peggiorare la rigidità e dunque intensificare la sciatalgia.

Sono inoltre indicati l’alternanza tra impacchi freddi e impacchi caldi sulle regioni dolenti e lo stretching quotidiano, l’allungamento dei muscoli capace di ridurre la compressione del nervo sciatico.

Qual è il miglior farmaco per la sciatica?

Tra i FANS più adatti al trattamento della sciatica, si segnala l’indometacina, principio attivo piuttosto efficace per questo tipo di infiammazione e relativo dolore.

Cosa non fare quando si ha la sciatica?

Far trascorrere troppo tempo dall’esordio dei sintomi di questa condizione è un errore importante, ed è la prima scelta che non deve essere compiuta.

Ci sono alcune attività che sarebbe bene non intraprendere in caso di sofferenza dovuta alla sciatica. L’eccesso di riposo e di sedentarietà vanno evitati, perché rischiano di far sì che muscoli e articolazioni si irrigidiscano; anche l’applicazione del ghiaccio in modo diretto, sulla zona interessata, va evitata, perché rischia di causare delle ustioni da freddo. Avvolgere la fonte di freddo con un panno è la scelta ideale.

Non è il caso, poi, di iniziare a praticare nuovi sport in autonomia, né vanno sollevati carichi di un certo peso quando è in corso una simile infiammazione. Gli altri tipi di sport che vanno evitati sono quelli che richiedono potenza come, ad esempio, il sollevamento pesi.

Sul versante del trattamento, è importante evitare un abuso di antidolorifici così come una veloce esecuzione degli esercizi per il nervo sciatico. Anche lo stress dovrebbe essere evitato, dal momento che nervi e articolazioni risentono dell’accumulo di tensioni.

Quando fa male il nervo sciatico fa bene camminare?

Spesso il paziente chiede al medico se sia meglio camminare o riposare, con una simile infiammazione. Quando il nervo sciatico provoca un dolore intenso, e si è quindi in fase acuta, il riposo è la prima scelta.

Una volta passata la fase acuta, impegnarsi in una moderata attività fisica, come appunto una camminata, è consigliabile. La circolazione ne trarrà beneficio, e l’infiammazione può ridursi.

Quanto tempo ci vuole per far passare la sciatica?

Solitamente si ha risoluzione entro 4, 6 settimane dalla fase acuta. I benefici dei trattamenti, invece, iniziano a manifestarsi entro le due, quattro settimane.

Ma non è escluso che nei casi di infiammazione più grave siano necessari anche 2 o più mesi.

Come prevenire la sciatalgia?

Prevenire la sciatica non sempre è possibile, ma si può adottare una serie di accorgimenti che possono ridurne il rischio di insorgenza:

  • fare regolare esercizio fisico
  • allungare e rafforzare i muscoli profondi che aiutano a stabilizzare la colonna vertebrale
  • sollevare in modo opportuno i pesi per non gravare sulla colonna vertebrale
  • mantenere una postura corretta, in modo da preservare la normale anatomia della colonna
  • mantenere un peso forma.