L'uricemia è la concentrazione di acido urico nel sangue. Vediamo quali sono i valori normali, e cosa fare in caso di anomalie.
Che cos'è l’uricemia nelle analisi?
L'uricemia indica la concentrazione di acido urico nel sangue. Si tratta di un parametro biochimico che può essere misurato attraverso un semplice esame del sangue. L'acido urico si forma principalmente dal metabolismo delle purine, che sono sostanze presenti in molti alimenti e prodotte anche dal nostro organismo.
I livelli dell'acido urico possono variare in base a diversi fattori, tra cui:
- alimentazione
- idratazione
- funzionalità renale
- assunzione di alcuni farmaci.
Gli intervalli di riferimento negli adulti possono variare leggermente a seconda del laboratorio e della tecnica di misura utilizzata. In generale i valori normali di acido urico sono compresi:
- tra 2.5 e 8 mg/dL nei maschi
- tra 1.9 e 7.5 mg/dL nelle femmine.
Quando i valori dell’uricemia si discostano dalla norma possono indicare differenti condizioni di salute.
Come si misura?
Per misurare l’uricemia, è necessario sottoporsi a un prelievo di sangue venoso. Il paziente potrebbe anche dover raccogliere le proprie urine per un'intera giornata, se il medico ha richiesto un'analisi dell'acido urico eliminato attraverso l'urina.
Prima di effettuare l’esame, è necessario essere a stomaco vuoto per 8-10 ore, tuttavia, è permesso bere acqua in piccole quantità. Si raccomanda, inoltre, di rimanere in posizione eretta per almeno mezz'ora prima del prelievo di sangue.
Cosa significa avere l’uricemia alta?
L’uricemia alta è il segno che i reni non riescono a eliminare efficacemente l’acido urico. Le cause dell’iperuricemia possono essere diverse e includono:
- consumo eccessivo di alimenti ricchi di purine, come: carne di selvaggina, fegato, acciughe, etc.
- diabete
- obesità
- fattori genetici
- psoriasi
- ipotiroidismo
- insufficienza renale
- alcolismo
- uso di alcuni tipi di farmaci, come diuretici, immunosoppressori
- alcune forme di cancro e trattamenti per il cancro, come la chemioterapia, possono portare a un incremento dell'acido urico a causa del rapido turnover cellulare.
Conseguenze
L’iperuricemia spesso non si manifesta con sintomi evidenti finché non dà esito a condizioni più gravi. Livelli elevati di acido urico, infatti, possono portare alla formazione di cristalli di urato di sodio che si depositano nei tessuti. Questi depositi, a lungo andare, possono determinare infiammazione e danni, ed essere responsabili di tutta una serie di condizioni, tra cui
- gotta: i cristalli di urato di sodio si depositano nelle articolazioni e nei tessuti circostanti, causando una risposta infiammatoria intensa che porta a dolore acuto, gonfiore e arrossamento
- calcoli renali: quando l'eccesso di acido urico si cristallizza nei reni, ostruendo le vie urinarie
- insufficienza renale, si verifica quando l’accumulo di urato di sodio nei reni danneggia i nefroni (le unità funzionali dei reni). Questo porta alla riduzione della capacità dei reni di filtrare il sangue
- depositi di urato (tofi gottosi) nei tessuti, soprattutto intorno alle articolazioni. I tofi sono appunto masse solide e possono causare dolore e limitare il movimento delle articolazioni colpite
- problemi cardiovascolari. Anche se il meccanismo non è completamente compreso, si pensa che l'iperuricemia possa causare danni ai vasi sanguigni, contribuendo all'aterosclerosi (indurimento delle arterie). Questa condizione aumenta il rischio di ipertensione, cardiopatie e ictus.
Cosa succede con l’uricemia bassa? Sintomi e cause
L’uricemia bassa, o ipouricemia, è una condizione meno comune dell’iperuricemia. Di solito non è motivo di preoccupazione e raramente è indicativa di problemi seri. Tuttavia, bassi valori di acido urico in alcuni casi possono essere associati a:
- eccessiva eliminazione di acido urico. Questa può essere dovuta a condizioni renali o nefropatie, come la sindrome di Fanconi o difetti del tubulo renale. Ma anche all’uso di alcuni farmaci come cortisonici, estrogeni e salicilati ad alte dosi
- malassorbimento o malnutrizione, che può derivare da diete estremamente povere di purine o problemi a livello dell'assorbimento intestinale
- determinate malattie genetiche che interferiscono con il metabolismo delle purine
- anemia
- malattie del fegato, in particolare epatiti virali.
In condizioni normali, avere un livello basso di acido urico non comporta sintomi specifici e spesso viene scoperto incidentalmente durante esami del sangue di routine. Spesso la condizione non richiede un trattamento se non è associata a specifiche condizioni mediche. In questo caso, la cura è orientata alla risoluzione della condizione sottostante.
Come normalizzare i livelli di uricemia?
Il trattamento per normalizzare l’uricemia è necessario generalmente solo in caso di livelli elevati. Lo scopo è, quindi, ridurre i livelli di acido urico nel sangue per prevenire ulteriori complicanze. Il piano terapeutico può includere:
- modifiche della dieta
- l'utilizzo di farmaci
- in alcuni casi, il ricorso a rimedi complementari.
Cosa mangiare con l’iperuricemia?
La dieta svolge un ruolo importante nella gestione dell'iperuricemia. È importante preferire alimenti come:
- frutta e verdura: di cui la maggior parte è benefica, compresi pomodori, verdure a foglia verde e frutti di bosco. Patate, piselli, funghi, e asparagi dovrebbero essere consumati con moderazione a causa del loro contenuto moderato di purine
- cereali integrali
- fonti di proteine povere di purine: come latte e derivati a basso contenuto di grassi, uova, e tofu
- noci e semi: sono una buona fonte di proteine e grassi salutari
- bere abbondante acqua può aiutare a diluire l'acido urico nel sangue e favorirne l'eliminazione attraverso le urine.
Cosa NON mangiare?
Sono da evitare o limitare, invece, come accennato, gli alimenti ricchi di purine:
- carne rossa, interiora (come fegato, reni), frattaglie, e selvaggina
- alcuni frutti di mare, tra cui aragoste, gamberi, e cozze, dovrebbero essere consumati con moderazione
- carni processate e affumicate.
È consigliato, inoltre, limitare l'assunzione di:
- alcolici: in particolare birra e liquori dovrebbero essere completamente evitati
- bevande zuccherate e dolcificanti contenenti fruttosio, dal momento che possono aumentare i livelli di acido urico.
Farmaci
In caso di uricemia alta, è possibile fare ricorso ad alcuni farmaci a seconda delle necessità individuali e delle condizioni di salute. Tra questi, sono utili:
- farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): per il trattamento dei sintomi acuti della gotta
- colchicina: usata per prevenire o trattare gli attacchi gottosi, soprattutto all'inizio del trattamento contro l'iperuricemia
- inibitori della xantina ossidasi (come l'allopurinolo e il febuxostat): riducono la produzione di acido urico nell'organismo
- uricosurici (come il probenecid): aumentano l'eliminazione di acido urico attraverso i reni.
Alcuni studi, infine, suggeriscono che un'assunzione maggiore di vitamina C può ridurre i livelli di uricemia. È importante consultare il medico prima di iniziare qualsiasi supplementazione.