Ma che cos’è esattamente la mammografia?
La mammografia è una radiografia delle mammelle capace di individuarne le patologie a carico. E’ infatti è una tecnologia appartenente alla diagnostica per immagini, utilizzata per gli screening dei tumori alla mammari. Può essere prescritta dopo un esame clinico, come la palpazione del seno, o un'ecografia per escludere un sospetto di tumore. Questo esame di screening è l'unico efficace per una diagnosi precoce e contribuisce a ridurre la mortalità per tumore mammario del 40%. Per le mammelle con una forte componente adiposa, l’esame offre una sensibilità diagnostica che può raggiungere l'85-90%.
La dimensione del seno non è rilevante ai fini dell'esame, che può, infatti, essere eseguito anche su seni piccoli, mammelle maschili e seni con protesi. In presenza di protesi è però necessario informare il clinico che adatterà la compressione. Tuttavia, alcune aree potrebbero risultare non visibili, richiedendo l'integrazione dell'esame con un'ecografia o una risonanza magnetica.
Quando si fa la mammografia?
La frequenza con cui sottoporsi alla mammografia varia in relazione all'età e ai fattori di rischio individuali. In genere, si raccomanda di eseguire l’esame ogni anno tra i 40 e i 50 anni e con una frequenza biennale tra i 50 e i 70 anni.
È possibile sottoporsi all'esame in qualsiasi momento ma se la paziente ha la possibilità di scegliere, è consigliabile effettuarlo durante la prima settimana del ciclo mestruale, o al massimo entro il 14° giorno del ciclo. La sensibilità del seno è infatti più alta in questo periodo grazie ai cambiamenti della struttura della mammella: il seno è meno denso e ingrossato e questo rende più agevole il riconoscimento di eventuali lesioni.
La mammografia è pericolosa?
La mammografia è un esame sicuro, nonostante venga utilizzata una piccola quantità di raggi X. Gli studi scientifici concordano: i benefici di una diagnosi precoce del tumore al seno superano di gran lunga i potenziali rischi legati all'esame. Tuttavia, come tutti gli esami radiologici, la mammografia non può essere eseguita in caso di gravidanza certa o presunta. Inoltre, per effettuare la prestazione devono essere passati 4 mesi dall'allattamento.
Non è dolorosa ma comporta una compressione importante, per questo alcune pazienti con elevata sensibilità al seno potrebbero trovarla fastidiosa.
Mammografia al Santagostino: come funziona?
La mammografia è un esame non invasivo che non richiede preparazioni particolari. Durante la procedura, il seno viene posizionato sulla base del mammografo e delicatamente compresso da un piatto in plexiglass. L’ambulatorio del Santagostino utilizza un mammografo dotato della tecnologia di tomosintesi: se l’esame rileva anomalie che necessitano di ulteriori approfondimenti, la tomosintesi offre una maggiore accuratezza diagnostica.
È necessaria la prescrizione medica?
Per effettuare la mammografia è obbligatoria la prescrizione medica (o impegnativa) con la diagnosi in formato cartaceo. Senza, non sarà possibile accedere all'esame.
Entro quanto arriva il referto?
A seguito dell’esame mammografico, il paziente può lasciare il centro medico e riceverà il referto entro 1 gg lavorativo.
Come prenotare una mammografia a Roma Garbatella?
Per chi desidera ulteriori informazioni o una consulenza, è possibile:
-Consultare la pagina delle prenotazioni del sito Santagostino sulla quale scegliere tra sedi disponibili e orari
-Rivolgersi al desk del centro Santagostino: Roma Garbatella Via delle Sette Chiese 146
Non sottovalutate l'importanza della mammografia: la prevenzione dei tumori alla mammella è fondamentale per il benessere complessivo.