La borsite è una condizione infiammatoria che si sviluppa in prossimità delle articolazioni, specialmente alcune come spalla, gomito, e ginocchio
Cos’è la borsite?
Il nostro corpo è dotato di guaine protettive ripiene di liquido, chiamate borse sinoviali, che agiscono come cuscinetti naturali. Si trovano in corrispondenza delle articolazioni e hanno il compito di distribuire il peso e proteggere tendini, muscoli e ossa dallo sfregamento durante i movimenti articolari, rendendoli così più fluidi.
La borsite è un’infiammazione di una borsa e le più frequenti incorrono nelle articolazioni di:
- spalla
- gomiti (gomito del tennista, da non confondere però con l’epicondilite, che volgarmente viene chiamata allo stesso modo)
- anca (detta anche trocanterica)
- bacino
- ginocchio
- calcagno (borsite del tendine d’Achille, causata da impatti ripetuti sul tallone)
- dita dei piedi.
In alcuni casi si parla di borsite tumorale, termine che può generare confusione. In realtà, non si tratta di una patologia a sé stante, ma piuttosto di una condizione in cui:
- un tumore comprime o invade una borsa, causando infiammazione e simulando i sintomi di una borsite
- un tumore si sviluppa direttamente all'interno della borsa (in casi molto rari).
Per quale motivo si infiammano le borse?
Esistono diversi tipi di borsite in base alla loro eziologia ma in generale si possono considerare due macro gruppi:
- infiammatorie
- emorragiche.
Borsiti infiammatorie
Le borsiti infiammatorie si dividono a loro volta in tre tipi diversi:
- da sfregamento: le cause sono normalmente di carattere meccanico, come l’uso ripetuto dell’articolazione con un movimento scorretto, scarpe troppo strette, mancanza di riscaldamento prima di un esercizio con carico, ma anche artrite reumatoide o altre patologie degenerative
- chimiche: causate dall'accumulo di sostanze chimiche irritanti, spesso prodotte da infiammazioni dei tendini. Queste sostanze provocano un'infiammazione localizzata nella borsa. (gotta, pseudogotta)
- settiche: causate da infezioni batteriche (infezione da S. aureus) per contaminazione locale o a seguito di infezioni sistemiche.
Borsiti emorragiche
Sono dette anche traumatiche perché risultano in conseguenza di traumi o incidenti, per cui si verifica una lacerazione della borsa all’interno della quale entra del liquido ematico. Rispetto alle precedenti, questo tipo di infiammazione può avere qualche complicazione legata ai coaguli di sangue, che possono aumentare gli attriti e quindi il dolore.
Quali sono i sintomi?
I sintomi della borsite possono differire in base all'articolazione coinvolta e alla causa scatenante. In generale questa infiammazione si manifesta con:
- dolore all’articolazione colpita, sia al movimento sia al tatto
- gonfiore in prossimità della zona interessata visibile facilmenta anche a occhio nudo
- difficoltà di movimento articolare, dovute sia a rigidità, sia al dolore
- tumefazione e turgore a livello cutaneo, con aumento della temperatura della pelle nell’area in casi di riacutizzazioni non trattate o di processi settici.
In relazione alla causa possono manifestarsi anche altri sintomi o, al contrario, una riduzione di quelli già descritti.
Per esempio la borsite del gomito senza dolore è molto comune, mentre le forme chimiche e settiche possono manifestarsi con eritemi, arrossamenti e dolore più intenso rispetto a quelle da sfregamento.
Diagnosi della borsite
La diagnosi è piuttosto semplice in quanto il turgore ed eventuali arrossamenti in prossimità di un’articolazione sono di solito sufficienti al medico durante l’esame obiettivo.
Tuttavia l’anamnesi, cioè la raccolta dei dati del paziente e delle informazioni in merito al manifestarsi della condizione è molto utile per poter avere un’idea dell’origine (basti pensare a certi ambienti lavorativi o in caso di alcune attività sportive).
In via precauzionale o se si sospetta ci siano altri disturbi, il medico può richiedere alcuni esami, tra cui l’ecografia (primo approccio), una radiografia o, infine, una risonanza magnetica.
Per approfondire le cause di una borsite recidiva, si può procedere all'aspirazione del liquido con un ago per sottoporlo ad analisi.
Come si cura?
Nella maggior parte dei casi la terapia prevede il riposo forzato, con interruzione dell’utilizzo dell’articolazione in caso di attività lavorativa manuale o sportiva. Può essere consigliabile immobilizzare l’articolazione con un tutore, evitando però compressioni dirette sulla zona interessata.
Per contrastare il dolore vengono prescritti antinfiammatori e antidolorifici, anche applicabili localmente (gel farmacologici, cerotti medicati).
In casi di mancato miglioramento o di recidive, possono essere necessarie terapie fisiche, come le onde d’urto, o le terapie manuali, come massaggi e crioterapia, e l’asportazione del liquido in eccesso.
Nei casi di borsite settica o chimica deve essere, in primis, eliminata anche la condizione sottostante, per la quale si può prevedere l’utilizzo di antibiotici.
Solo in casi di handicap motorio importante e persistente, si può prevedere l’intervento chirurgico con l’asportazione della borsite. Trattandosi di un'operazione piuttosto invasiva, non è però consigliata a livello puramente estetico.
Quanto può durare e come prevenirla?
I tempi di guarigione sono molto vari e dipendono dall’origine della borsite, dall’articolazione in cui si manifesta e da alcuni fattori individuali come età, condizione fisica e storico.
Le borsiti possono durare da poche settimane ad alcuni mesi, specialmente se non trattate.
La prevenzione passa da alcuni accorgimenti fondamentali quali:
- riscaldamento dell’articolazione prima dell’allenamento o dell’attività sportiva
- corretta postura e uso dell’articolazione
- evitare sovraccarichi se non si è in grado
- utilizzo di protezioni e tutori
- evitare gli appoggi prolungati (es. tipico, la borsite del gomito sinistro dei guidatori di autobus da appoggio frequente sul finestrino)
Le borsiti causate da infezioni o sostanze chimiche sono invece difficili da prevenire, ma richiedono particolare attenzione perché possono sovrapporsi alle borsiti infiammatorie, aggravandone i sintomi e richiedendo trattamenti specifici.