I fecalomi sono delle masse di feci dure e disidratate che il nostro corpo non riesce ad espellere naturalmente. Scopriamo come riconoscerne i sintomi e quali sono le soluzioni più efficaci per ripristinare il benessere intestinale
Cosa sono i fecalomi?
I fecalomi, noti anche come stercoroma o coproma, sono accumuli di feci dure e compatte che si formano nell'ultimo tratto dell’intestino, solitamente nel retto.
Questi blocchi fecali si sviluppano quando il contenuto intestinale resta fermo troppo a lungo, perdendo progressivamente acqua e diventando secco e difficile da espellere. I fecalomi rappresentano un’evoluzione grave della stitichezza e, se non trattati, possono causare occlusione intestinale, una condizione che impedisce il normale passaggio del materiale fecale.
Tale occlusione può causare complicazioni gravi, come l’infiammazione o la perforazione intestinale.
Questo fenomeno colpisce spesso le persone anziane, poiché la motilità intestinale tende a ridursi con l’età, ma può verificarsi anche in pazienti più giovani con stili di vita sedentari, cattive abitudini alimentari e/o difficoltà all’espulsione delle feci.
Perché si formano i fecalomi?
La formazione dei fecalomi è strettamente collegata alla stitichezza cronica. Quando le feci restano a lungo nell’intestino, l’acqua contenuta in esse viene progressivamente riassorbita dalla mucosa intestinale.
Di conseguenza, la massa fecale si indurisce, dando origine a un fecaloma. Questo può avvenire per una ridotta motilità intestinale per disidratazione, dieta povera di fibre, l’assunzione di determinati farmaci (come analgesici oppiacei e antidepressivi), e la ridotta attività fisica.
Le persone anziane sono particolarmente a rischio a causa delle naturali modificazioni dell’intestino che avvengono con l’invecchiamento. Anche alcune condizioni mediche, come l'ipotiroidismo, il morbo di Parkinson, la sclerosi multipla e altri disturbi neurologici che compromettono la funzione muscolare intestinale, possono aumentare la probabilità di sviluppare fecalomi.
I fecalomi in gravidanza
In gravidanza vi sono diversi fattori che possono predisporre alla formazione di fecalomi. Gli ormoni gravidici possono infatti rallentare la motilità intestinale, favorendo la stitichezza, mentre l'utero in crescita può comprimere l’intestino, ostacolando il normale transito delle feci.
Inoltre, in gravidanza spesso è presente ritenzione idrica e questo può rendere le feci più disidrate.
Quali sono i sintomi?
Inizialmente il paziente potrebbe non avvertire sintomi evidenti, ma con il progredire della condizione, si manifestano il dolore addominale, una sensazione di gonfiore e tensione nella zona addominale, dolore perianale e la difficoltà o impossibilità di evacuare nonostante lo stimolo.
Quando il fecaloma è di grandi dimensioni, può causare contrazioni dolorose dello sfintere anale, a volte associate a perdite di sangue o muco.
Nei casi più severi si possono verificare nausea, vomito e una riduzione della motilità intestinale complessiva fino ad un quadro di vera occlusione intestinale.
Come eliminare i fecalomi e sbloccare l'intestino?
Il trattamento tempestivo dei fecalomi è essenziale per ripristinare la regolare funzionalità intestinale. La scelta della terapia più adeguata dipende dalla gravità dell'ostruzione.
Nei casi meno gravi si possono impiegare lassativi osmotici o emollienti per favorire l'ammorbidimento delle feci e facilitarne l’espulsione.
In presenza di un fecaloma più consistente, è spesso necessario ricorrere all’uso di clisteri o supposte a base di olio di vaselina o acqua tiepida, che aiutano a lubrificare e frammentare la massa fecale. Questo metodo, se eseguito correttamente, può facilitare lo svuotamento intestinale senza causare ulteriori danni alla mucosa.
Quando il blocco persiste e i rimedi casalinghi non sono sufficienti, diventa indispensabile rivolgersi a un medico specialista. Il fecaloma può quindi essere frammentato manualmente o endoscopicamente.
Nei casi in cui il fecaloma sia troppo duro o grande, situato nelle parti alte del colon o causi sintomi occlusivi può essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere completamente l’ostruzione e prevenire complicanze.
Come fare prevenzione?
La prevenzione dei fecalomi si basa generalmente sull'adozione di uno stile di vita sano con adeguata attività fisica e di buone abitudini alimentari.
Per mantenere l’intestino in salute è infatti consigliabile idratarsi adeguatamente (almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno) e seguire una dieta equilibrata con una giusta componente di fibre, frutta e verdura, che favoriscono il transito intestinale e aiutano a mantenere le feci morbide.
Nei casi di stipsi cronica su indicazione medica può essere utile e a volte indispensabile assumere una terapia lassativa in modo continuativo.
Per ridurre la formazione di feci dure da espellere può inoltre essere utile eseguire un ciclo di riabilitazione del pavimento pelvico per imparare ad effettuare una corretta spinta addominale associata ad un adeguato rilasciamento dello sfintere anale.