Perché l’attività fisica fa bene al cuore?
L’attività fisica regolare, ad ogni età, rappresenta uno strumento fondamentale per mantenere e raggiungere una buona condizione di salute.
L’esercizio fisico, o l’attività sportiva, devono comunque essere regolari e ben organizzati affinché si produca un miglioramento netto nell’attività del cuore, sia per la quantità che per la qualità di lavoro che il muscolo cardiaco può esplicare, e per un complessivo benessere del corpo.
Tra gli effetti positivi si possono indicare:
- bradicardia, una riduzione della frequenza cardiaca
- ipertrofia del ventricolo sinistro, l’aumento delle dimensioni del cuore
- miglioramento delle capacità del ventricolo sinistro, una maggiore capacità complessiva di contrazione
- miglioramento di qualità e quantità delle coronarie, i vasi arteriosi che irrorano il muscolo cardiaco.
A parità di problemi fisici, un allenamento regolare apporta una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, rispetto a chi ha uno stile di vita sedentario, compreso tra il 40% e il 50%; senza dimenticare i benefici in chi soffre di patologie croniche.
L’esercizio fisico svolge anche una riduzione nella eventualità di sviluppare diabete mellito e ipertensione arteriosa, perché contribuisce alla diminuzione della pressione arteriosa, in chi è iperteso, e diminuisce i valori di colesterolo in chi presenta valori elevati.
L’attività aerobica aumenta inoltre i livelli di colesterolo HDL, il cosiddetto colesterolo buono.
Chi ha problemi al cuore può fare sport?
Chi ha sofferto di patologie cardiovascolari può comunque trarre beneficio da una attività fisica moderata. Anche delle camminate veloci, ad esempio, per 30 minuti al giorno possono essere di estremo aiuto.
Il soggetto cardiopatico deve essere consigliato dal cardiologo, sul tipo di attività da svolgere, sulla intensità e sulla frequenza. Anche attraverso esami strumentali come, ad esempio, la prova da sforzo massimale.
Quale sport fa bene al cuore?
Per avere un cuore da atleta bisognerebbe innanzitutto preferire un’attività aerobica come la corsa oppure il nuoto, per contribuire al miglioramento delle performance del cuore. L’attività anaerobica, come il sollevamento pesi, è meno indicata, perché determina esclusivamente un aumento della massa muscolare, con un aumento della pressione arteriosa.
Una condizione ideale è invece l’attività fisica combinata, che favorisce un reale benessere complessivo grazie alla combinazione di attività aerobica e anaerobica. Tenendo sempre conto di un programma di allenamento ritagliato su misura.
Quale frequenza settimanale è preferibile?
Sarebbe opportuno svolgere attività fisica ogni giorno, per un’ora, anche attraverso una camminata a passo veloce o, in alternativa, praticare sport 2, 3 volte a settimana. In questo modo si stimola l’organismo ad attivare i meccanismi utili al miglioramento funzionale dell’apparato cardiocircolatorio.
L’attività sportiva, si ribadisce, per produrre benefici per la condizione fisica e per il cuore deve essere praticata con regolarità, non in modo saltuario.
Troppo sport fa male?
Allenarsi troppo può tuttavia essere controproducente, se non dannoso per l’organismo, che in ogni caso ha bisogno di riposo, per trarre il massimo dall’esercizio fisico.
Un eccesso di allenamento può infatti determinare effetti quali perdita di peso, tachicardia, una produzione eccessiva di cortisolo. Risulta quindi importante essere affiancati da un professionista che aiuti nella scelta del tipo di sport adatto agli specifici bisogni e obiettivi.