L'obesità è una malattia vera e propria da cui è molto difficile guarire. Quando la dieta e i farmaci non bastano, interviene il chirurgo bariatrico, o dell'obesità.
CHE COS'È LA CHIRURGIA BARIATRICA?
La chirurgia bariatrica, o chirurgia dell'obesità, è quella branca della chirurgia che si occupa del trattamento chirurgico dei pazienti gravemente obesi. Anche alla luce delle possibili complicanze legate alla chirurgia dell'obesità, chiariamo che questo tipo di chirurgia non ha una finalità estetica.
QUALI SONO I VANTAGGI DELLA CHIRURGIA BARIATRICA?
La chirurgia bariatrica, o chirurgia dell'obesità, si sta affermando in maniera crescente anche in Italia, come trattamento dell'obesità grave, in quanto in grado di ottenere risultati significativi, in termini di perdita di peso, non raggiunti dalla dieta e dalla terapia farmacologica.
Questo si riflette in maniera sorprendente nel miglioramento e, in alcuni casi, nella scomparsa delle patologie correlate all'obesità, come il diabete di tipo 2, dislipidemia, ipertensione arteriosa, sindrome delle apnee notturne, artropatie da sovraccarico e in un miglioramento della qualità di vita del paziente.
LA CHIRURGIA BARIATRICA RIDUCE LA MORTALITÀ?
Sì, la chirurgia bariatrica riduce la mortalità del paziente gravemente obeso, perché migliora, riduce o elimina le patologie correlate, come quelle del sistema cardiovascolare.
CHE COS'È L'OBESITÀ?
L'obesità non è un fattore morfologico, estetico o almeno non è solo questo.
L'obesità è una malattia e, come tale, determina un aumento del rischio di disabilità e di mortalità e compromette la qualità di vita in tutti i suoi aspetti, fisico, sociale, lavorativo, di relazione.
L'obesità è una patologia multifattoriale e cronica, in costante aumento nella popolazione. Essendo una patologia cronica e complessa, data dall'interazione di molteplici fattori (genetici, ormonali, alimentari, metabolici, ambientali), il paziente obeso deve essere accuratamente studiato in modo multidisciplinare, ovvero da un team di specialisti diversi (nutrizionista, chirurgo bariatrico, endocrinologo, psicologo, pneumologo e cardiologo) che hanno il compito di valutare a 360° gli aspetti patologici del paziente, il suo rischio metabolico e cardiovascolare.
Raccogliendo dettagliatamente tutte le informazioni cliniche, inerenti il paziente, si arriverà a definire il tipo di trattamento più adeguato.
QUAL È L'APPROCCIO MIGLIORE AL PAZIENTE OBESO?
Il paziente con obesità grave è un paziente che può essere portatore di diverse caratteristiche cliniche, di disturbi metabolici, cardiovascolari, respiratori, gastroenterologici, psicopatologici e alimentari.
Occorre quindi valutare il paziente obeso in tutta la sua complessità, non solo sulla base del suo peso o del suo indice di massa corporea (IMC), traduzione dell'inglese body mass index (BMI).
La bilancia insomma non basta: studi recenti hanno evidenziato come il solo BMI si stia rilevando sempre più un parametro insufficiente e fuorviante per valutare correttamente un paziente obeso. Ecco quindi come vada accuratamente studiata, oltre al BMI, anche la distribuzione del grasso corporeo, il metabolismo del paziente, le sue abitudini alimentari e i suoi stili di vita, il suo aspetto psicologico-affettivo e socio-lavorativo, le patologie e le disabilità correlate.
CHI PUÒ SOTTOPORSI ALL'INTERVENTO DI CHIRURGIA BARIATRICA?
Le indicazioni alla chirurgia bariatrica, ancora oggi in vigore, riportate dalle varie linee guida nazionali e internazionali, risalgono a quanto stabilito, nel 1991, dal National Health Institute degli Stati Uniti. Da queste linee guida, risultano candidati a chirurgica bariatrica pazienti con BMI maggiore di 35 kg/m2, se sono affetti anche da almeno un'altra patologia documentata e tutti i pazienti con BMI maggiore di 40 kg/m2. L'altra condizione è che i pazienti debbano già aver seguito una terapia dietetica controllata, con scarso o nullo beneficio.
Se l'obesità è una patologia cronica, anche il suo trattamento dev'essere considerato come un percorso a medio-lungo termine. L'intervento chirurgico non può essere considerato una panacea, una soluzione miracolistica in grado di risolvere la patologia in un tempo limitato. L'intervento chirurgico è uno strumento che aiuta il paziente a rieducarsi ad abitudini alimentari e a stili di vita più adeguati, in grado di far perdere il peso in eccesso.
COME AVVIENE L'INTERVENTO DI CHIRURGIA BARIATRICA?
Tutti gli interventi di chirurgia bariatrica vengono eseguiti per via laparoscopica, quindi sono poco invasivi.
L'utilizzo della laparoscopia ha di molto ridotto le complicanze infettive di ferita e respiratorie, rendendo così possibile una migliore ripresa del paziente dal trauma chirurgico, una ospedalizzazione più breve, un più precoce ritorno alle proprie attività.
ESISTONO VARI TIPI D'INTERVENTO DI CHIRURGIA BARIATRICA?
Sì, ci sono vari tipi d'intervento di chirurgia bariatrica, più o meno complessi, più o meno invasivi.
Gli interventi di chirurgia bariatrica possono avere una funzione restrittiva, malassorbitiva o mista.
Gli interventi restrittivi riducono la capacità, il volume dello stomaco, in maniera da indurre un più precoce senso di sazietà. Tali sono il bendaggio gastrico regolabile e la sleeve gastrectomy.
Gli interventi malassorbitivi, quali la diversione bilio-pancreatica e il duodenal switch, inducono un malassorbimento in particolare dei grassi alimentari. Vengono effettuati più raramente, viste le importanti sequele nutrizionali, in casi strettamente selezionati, in pazienti con indice di massa corporea superiore a 50-55 kg/m2 o nei casi di reinterventi per recupero di peso.
Il bypass gastrico ha sia una componente restrittiva dello stomaco che una componente moderatamente malassorbitiva.
Il team multidisciplinare, che valuta un paziente candidato a chirurgia bariatrica, è chiamato a selezionare per il paziente, il tipo d'intervento più opportuno, sulla base dei molteplici aspetti clinici del paziente.
CHE COSA SUCCEDE DOPO L'INTERVENTO?
Gli effetti, in termini di calo ponderale, di variazioni metaboliche e di reazioni psicologiche, devono essere attentamente monitorati con periodiche visite di follow-up, accertamenti clinici e di laboratorio.
Solo la stretta adesione del paziente alle indicazioni dietetiche e comportamentali del periodo postoperatorio garantisce il pieno raggiungimento del risultato che la chirurgia si propone di ottenere.