Cos’è la rinorrea?
La rinorrea, o naso che cola, è un sintomo piuttosto diffuso e frequente che può presentarsi in diverse stagioni e condizioni, anche indipendentemente dal raffreddore, per differenti cause. Molto raramente la rinorrea è legata a patologie gravi. Spesso si risolve autonomamente nell’arco di una o due settimane, ma in alcuni soggetti, per esempio nelle persone anziane, può tendere a cronicizzare; in soggetti predisposti può riproporsi. In questo caso occorre valutare storia clinica, fattori ambientali ed eventualmente effettuare accertamenti.
Come si presenta la rinorrea?
Si parla di rinorrea in caso di fuoriuscita di liquido dal naso verso l’esterno, tramite le narici, e/o all’interno, nella gola, tramite il rinofaringe, la parte posteriore del naso che comunica con la gola. Questo liquido può essere muco chiaro e acquoso (sieroso) oppure più denso e di colore variabile (mucoso o muco-catarrale). Spesso rinorrea e congestione nasale si presentano insieme, ma non sempre.
Perché viene la rinorrea?
La rinorrea può manifestarsi a causa di:
Perché cola il naso senza raffreddore?
Se il naso cola senza raffreddore la causa è da ricercarsi tra quelle sopra elencate. Se il sintomo persiste oppure avviene in presenza di infezione batterica o virale, con associazione di febbre o presenza di secrezioni nasali purulente, è bene rivolgersi al proprio medico.
Come si cura la rinorrea?
In generale, l’utilizzo degli spray nasali decongestionanti (vasocostrittori) va moderato e non deve superare i 4/5 giorni, perché poi rischia di innescare una reazione inversa e un circolo vizioso, peggiorando la situazione. Oltre agli spray decongestionanti vasocostrittori nasali, esistono quelli steroidei che possono essere usati per periodi più prolungati in casi particolari e sempre solo dietro consiglio del medico.
È invece molto utile e privo di controindicazioni praticare dei lavaggi nasali quotidiani, anche più volte al giorno, a base di soluzione salina isotonica. Anche suffumigi, docce calde e tisane calde possono offrire sollievo, soprattutto se la rinorrea è associata a congestione.
Per curare al meglio la rinorrea occorre però individuarne la causa. Ad esempio, in caso di rinorrea allergica vengono somministrati antistaminici. A questo scopo può essere utile osservare la secrezione:
- una secrezione purulenta, spesso monolaterale e associata a dolore localizzato e sensazione di gusto sgradevole può essere associata ad una sinusite acuta
- una secrezione acquosa associata a starnuti, occhi umidi e pruriginosi è spesso sintomo di una rinorrea allergica
- la mucosa nasale di colore pallido e tumefatta si collega spesso all’abuso di spray decongestionanti
- una secrezione acquosa ma con muco, unita a senso di malessere e mal di gola è spesso sintomo di una infezione alle vie aeree superiori.
Sarà comunque lo specialista, tramite esame clinico, a individuare la causa e di conseguenza a suggerire la terapia più efficace. Soprattutto se la rinorrea dura da oltre 10 giorni e specialmente nel caso in cui sia monolaterale, con perdite dense ed ematiche e dolore associato, è bene consultare il medico.
Se la rinorrea è ricorrente, lo specialista valuterà insieme al paziente anche gli eventuali agenti ambientali, che possono di frequente influire su questo sintomo (pensiamo alla polvere, agli acari, alla muffa o a sostanze inquinanti presenti in casa o sul posto di lavoro).
Come dormire con rinorrea?
La qualità della vita può essere compromessa da una rinorrea ricorrente; specialmente per quanto riguarda il sonno. È consigliabile dormire con due cuscini o comunque con la testa leggermente rialzata e arieggiare correttamente la stanza, assicurandosi di mantenere sempre un ambiente molto pulito e fresco: anche se la causa non fosse di origine allergica, acari e polvere non aiutano. D’inverno inoltre è meglio abbassare i termosifoni evitando eccessivo calore, che tende a seccare la mucosa nasale.