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La steatorrea: cause, sintomi e opzioni di trattamento

A cura di
Andrea
Costantino

La steatorrea, condizione nota anche come "feci grasse", si caratterizza per un eccesso di grasso nelle feci. A seconda della causa sottostante, può manifestarsi come un fenomeno sporadico oppure persistente.

Cosa si intende per steatorrea?

La steatorrea, caratterizzata da feci grasse e chiare, rappresenta un disturbo digestivo che può colpire persone di tutte le età, particolarmente frequente anche nei neonati. 

Quando l'intestino non riesce a digerire grandi quantità di grasso, questi si accumulano nelle feci, rendendole untuose, schiumose e spesso accompagnate da un odore forte e pungente.

Questo fenomeno può essere occasionale o persistente, e la sua origine può essere attribuita a diverse cause, che vanno da abitudini alimentari scorrette a patologie più gravi come la fibrosi cistica o la pancreatite.

Cosa provoca la steatorrea?

Le cause della steatorrea possono essere molteplici, ma vengono solitamente suddivise in tre categorie.

Malattie del pancreas

Il pancreas produce enzimi digestivi essenziali per la digestione dei grassi. Se il pancreas non funziona correttamente, i grassi non vengono digeriti adeguatamente e si accumulano nelle feci.
Si può soffrire di insufficienza pancreatica esocrina in caso di fibrosi cistica, pancreatite cronica o tumori del pancreas che occludono il dotto che permette il passaggio degli enzimi digestivi nell’intestino. 

Malattie biliari

La bile, prodotta dal fegato e raccolta nella cistifellea, aiuta a digerire i grassi. Se il flusso biliare è ostruito, i grassi non vengono digeriti correttamente e vi può essere steatorrea.
Questa condizione può presentarsi in caso di patologie come la colestasi.

Malassorbimento intestinale

Una condizione in cui l'intestino non è in grado di assorbire correttamente i nutrienti dai cibi.
Può derivare da una serie di disturbi, tra cui la celiachia, una condizione autoimmune che colpisce l'intestino tenue, la malattia di Crohn, alcune infezioni batteriche o virali che coinvolgono l’apparato digerente e l'assunzione di determinati farmaci.

Nei neonati e nei bambini piccoli, la steatorrea può essere causata anche da:

  • allattamento al seno esclusivo: il latte materno è ricco di grassi, e alcuni neonati potrebbero avere difficoltà a digerirli completamente. Questo fenomeno è però generalmente transitorio e scompare con lo svezzamento.
  • introduzione precoce di cibi solidi: l'intestino di un neonato non è del tutto sviluppato nei primi mesi di vita e potrebbe non essere in grado di digerire correttamente alcuni cibi solidi, con conseguente steatorrea.

Come capire se si ha la steatorrea?

Innanzitutto, un segnale importante da considerare è rappresentato dalla variazione nell'aspetto delle feci, che sono tipicamente:

  • untuose e grasse al tatto
  • chiare (a volte con una tonalità giallastra)
  • schiumose, per via della presenza di gas intrappolato nei grassi non digeriti
  • voluminose: tendono infatti a essere di più rispetto alle feci normali
  • maleodoranti: l'odore forte è dovuto alla presenza dei grassi non digeriti fermentati dai batteri intestinali.

Tra i sintomi fisici più comuni associati alla steatorrea includiamo:

La steatorrea può inoltre causare una maldigestione e un malassorbimento dei nutrienti, con conseguente stanchezza, affaticamento e perdita di peso involontaria.

Come si cura la steatorrea?

Il trattamento della steatorrea dipende principalmente dalla patologia che l’ha causata. Questo disturbo è infatti spesso sintomo di altre condizioni mediche, pertanto è essenziale identificare e curare la causa principale per ottenere un sollievo duraturo dai sintomi associati.

Il trattamento può includere cambiamenti nella dieta, farmaci, terapia enzimatica sostitutiva o interventi chirurgici.

Ad esempio, se la steatorrea è causata da un'insufficienza pancreatica esocrina, come nella pancreatite cronica o nella fibrosi cistica, possono essere prescritti supplementi di enzimi pancreatici da assumere con i pasti per aiutare la digestione dei grassi.

Se la causa è legata a problemi di escrezione degli acidi biliari, come nella colestasi, potrebbero essere necessari trattamenti specifici per gestire questo problema. In caso di ostruzione del dotto biliare sarà infatti necessario intervenire endoscopicamente per disostruire il dotto biliare.

Per chi soffre di celiachia, la dieta priva di glutine è indispensabile e richiede il massimo rigore per ottenere i migliori benefici sul trofismo dei villi intestinali.

Cosa non mangiare con la steatorrea?

Oltre all'assunzione degli eventuali farmaci prescritti, è molto importante seguire un regime alimentare che escluda quei cibi che possono aggravare i sintomi. Se necessario, si può integrare la dieta con vitamine liposolubili per compensare eventuali carenze dovute al malassorbimento di quest’ultime (A, D, E , K).

Per chi soffre di steatorrea, è consigliabile evitare o limitare l'assunzione di cibi ricchi di grassi e fibre insolubili.

Tra i cibi sconsigliati vi sono:

  • alimenti fritti
  • cibi ricchi di grassi saturi come carni grasse, salumi e latticini interi
  • oli vegetali raffinati
  • cereali integrali
  • cibi ultra processati
  • alcolici e superalcolici
  • lattosio, soprattutto da evitare completamente per chi è intollerante

Per facilitare la digestione e ridurre il carico sul sistema digestivo, si consiglia inoltre di mangiare piccole porzioni di cibo bere molti liquidi per prevenire la disidratazione.