Il piede d’atleta, anche detto tinea pedis, è una infezione da miceti dermatofiti (funghi), muffe o lieviti, localizzata tra le dita dei piedi. Vediamo di cosa si tratta e quali rimedi usare.
Che cos’è il piede d’atleta?
Il piede d’atleta, anche detto tinea pedis, è un’infezione fungina dovuta alla contaminazione con miceti dermatofiti (funghi), muffe o lieviti, localizzata tra le dita dei piedi. Clinicamente si presenta con fenomeni desquamativi-macerativi più frequentemente nel 3° e 4° spazio tra le dita. La pelle è arrossata e pruriginosa e talvolta sono presenti ferite e una sensazione di bruciore.
La maggior parte dei casi di piede d’atleta si riscontra in bambini di età superiore ai 10 anni, di sesso maschile. La prevalenza è tuttavia anche in relazione all'attività sportiva praticata, fattore predisponente importante. La malattia inizia generalmente in un solo piede per poi, eventualmente, estendersi lateralmente.
Come capire se ho il piede d'atleta?
Il piede d’atleta si presenta con manifestazioni di diverso tipo. Nelle fasi iniziali, l'infezione micotica interessa le dita del piede e in seguito può estendersi al resto del piede: pianta, dorso e unghie, tendendo a cronicizzare.
Il piede d'atleta, come tutte le infezioni micotiche, è favorito dalla sudorazione e prolifera negli ambienti caldi e umidi della cute. I microrganismi dermatofiti si nutrono di cheratina, di cui unghie e strato corneo (la parte più superficiale) della pelle sono ricchi.
I sintomi del piede d’atleta sono:
- Eritema
- Desquamazione
- Fissurazioni (spaccature della pelle)
- Ispessimento cutaneo
- Comparsa di vesciche
- Cattivo odore dei piedi
- Prurito
- Unghie indebolite, lacerate o deformate.
Il piede d’atleta, in alcuni casi, si presenta con una desquamazione grave, con spaccature profonde e dolorose.
I funghi responsabili dell’infezione, colonizzando la parte superficiale della cute, possono favorire l'insediarsi di altri agenti patogeni, provocando un aggravamento dell’infezione e un coinvolgimento degli strati più profondi della pelle.
Classificazione del piede d’atleta
Il piede d’atleta può essere classificato in tre forme che, in alcuni casi, rappresentano anche l'evoluzione della malattia. Queste sono:
- La forma intertriginosa: inizia in corrispondenza del 4° spazio interdigitale con eritema, desquamazione, macerazione e successiva estensione agli altri spazi interdigitali
- La forma disidrosiforme: interessa le piante e le facce laterali dei piedi e si manifesta con la comparsa di elementi vescicolosi di piccole dimensioni che si trasformano in vescicole-pustole le quali, fondendosi e rompendosi, danno luogo a piccole abrasioni
- La forma ipercheratosica: può insorgere come tale o costituire l'evoluzione di una forma intertriginosa o disidrosiforme. Si manifesta con chiazze eritemato-desquamative, con tendenza all'ipercheratosi, che interessano parte o tutta la pianta del piede e possono risalire sulle facce laterali dei piedi (variante definita anche “a mocassino”).
Quali sono le cause del piede d’atleta?
Le cause del piede d'atleta sono molteplici, per esempio:
- Alterazioni delle difese immunitarie
- Trattamento prolungato con farmaci
- Piccoli traumi
- Gravidanza
- Contatto diretto con un soggetto affetto da piede d’atleta
- Iperidrosi (elevata sudorazione)
- Uso di scarpe di gomma
- Scarsa igiene del piede
- Macerazione dei tessuti
- Attività sportiva.
Quest'ultima in particolare è la più frequente e da questa deriva la denominazione di “piede d'atleta”. L'attività sportiva infatti favorisce il frequente surriscaldamento dei piedi, combinato con un'elevata quantità di lavaggi che contribuiscono a mantenere l'ambiente cutaneo umido molto a lungo.
Il piede d’atleta può causare a sua volta altre affezioni, per esempio, è la causa principale della tinea cruris.
Come si diagnostica il piede d’atleta?
Per la formulazione di una diagnosi è importante rivolgersi al medico specialista. Nelle sue manifestazioni, il piede d’atleta può infatti essere confuso con altre malattie della pelle come:
Molte patologie possono coesistere. La diagnosi del piede d'atleta è clinica, si basa cioè sull'osservazione dei segni obiettivi, e non prevede esami specifici.
Come curare il piede d’atleta?
Come risolvere il problema del piede d'atleta? Il trattamento dell’infezione si avvale prevalentemente di farmaci antimicotici da applicare direttamente sulla parte interessata o assunti per via orale.
Il trattamento a base di farmaci topici prevede l’utilizzo di creme, polveri, pomate a base di:
I farmaci a uso topico possono essere acquistati in farmacia senza ricetta, e sono prescritti di solito in caso di infezioni superficiali. Devono essere applicati 2 volte al giorno per 2/3 giorni a settimana.
Nel caso in cui il trattamento orale non sortisca effetti, o l’infezione sia estesa, si ricorre ai farmaci orali, come:
- Itraconazolo
- Terbinafina.
Anche se si sono dimostrati efficaci, tuttavia possono presentare alcuni effetti collaterali, come vomito, nausea e cefalea.
I tempi di guarigione dipendono dalla gravità dell’infezione e variano da 1 a 2 settimane. È possibile associare contemporaneamente i farmaci topici e orali, soprattutto per ridurre le recidive. Il trattamento deve essere associato a una corretta igiene del piede. È sempre obbligatoria la sterilizzazione delle scarpe e delle calze.
Come curare il piede d'atleta in modo naturale?
Uno dei rimedi naturali per curare il piede d’atleta consiste nel pediluvio con acqua calda e sale o bicarbonato di sodio. È sufficiente immergere i piedi in 1 litro d’acqua in cui si è aggiunto 50 grammi di sale o bicarbonato, e lasciarli a mollo per 15-20 minuti. Una volta finito, bisogna asciugare molto bene i piedi con un asciugamano pulito.
Il bicarbonato di sodio può essere utilizzato inoltre per disinfettare le calzature, cospargendone un cucchiaio nelle calzature, e lasciandolo agire tutta la notte: il bicarbonato assorbe l'umidità e, grazie alla sua azione antibatterica, rende difficile la proliferazione dei miceti.
Come prevenire il piede d’atleta?
Per prevenire il piede d’atleta è opportuno:
- Asciugare bene la pelle dopo i lavaggi
- Preferire i calzini di cotone, lana o bamboo
- Evitare il collant o calze sintetiche.
- Assicurarsi che le calzature indossate non provochino un surriscaldamento del piede
- Evitare di applicare creme emollienti negli spazi tra le dita: la pelle infatti si indebolisce e si danneggia molto velocemente.
- Non rimanere a piedi nudi nelle docce pubbliche.
Questi consigli sono validi sia per i bambini, i quali indossano soprattutto scarpe da ginnastica, sia per gli adulti che devono indossare calzature eleganti o antinfortunistiche al lavoro, sia per gli anziani che possono trovarsi in condizione di immunodeficienza per comorbilità con altre patologie.