Che cos'è la demenza?
La demenza senile si manifesta con un deterioramento globale, progressivo e legato ad alterazioni organiche del cervello, di tutte le attività psichiche e del comportamento, con particolare cedimento delle funzioni intellettive, affettive e volitive.
L’insorgenza della malattia, eccetto i casi che fanno seguito a un grave trauma, è insidiosa e l’andamento di solito, ma non necessariamente, è cronico e irreversibile.
Come inizia la demenza?
La triade sintomatologica centrale della demenza è caratterizzata da deterioramento intellettivo, deficit cognitivo, perdita di memoria e disorientamento spazio-temporale, quest’ultimo presente anche in assenza di turbe della coscienza.
Come si manifesta la demenza senile?
È caratterizzata dal costante deterioramento delle capacità intellettive, delle abilità psicomotorie, comprese la scrittura e il linguaggio, del controllo degli sfinteri e da un declino cognitivo.
Le modificazioni patologiche a livello dell’encefalo sono: perdita neuronale, atrofia generalizzata e comparsa di nuovi elementi strutturali, quali le placche senili, la degenerazione granulo vacuolare, gli intrecci neurofibrillari neuronali.
Differenti tipi di demenza
Oltre alla demenza senile esistono diverse forme di demenza, tra queste ci sono:
- D. alogica, condizione che si osserva nella fasi più avanzate della malattia di Alzheimer-Perusini, con disturbi di tipo afasico, agnosico, aprassico che assumono un’evoluzione rapida e drammatica
- D. da cause infettive, disturbo caratterizzato da esordio acuto, disturbi importanti dell’attenzione, segni di danno neurologico focale ad andamento fluttuante e a rapida progressione
- D. da dialisi, sindrome che si sviluppa nei pazienti che sono stati sottoposti a dialisi cronica, per un periodo compreso tra 3 a 6 anni, caratterizzata da disprassia intermittente del linguaggio, seguita da mioclonie progressive, tremori, modificazioni della personalità, crisi comiziali e psicosi, che portano alla demenza e al decesso. Come agente eziologico è stato indicato l’alluminio
- D. infantile, disordine del comportamento a rapida evoluzione o psicosi disintegrativa dell’infanzia, con esordio dopo un periodo iniziale di due o tre anni di comportamento apparentemente normale. I sintomi consistono in perdita del linguaggio e della capacità di eseguire compiti sociali e in gravi disturbi dell’emotività, del comportamento, delle relazioni personali, spesso accompagnati da iperattività, stereotipie e alterazioni intellettive
- D. luetica, sindrome demenziale che può essere l’espressione clinica del IV stadio dell’infezione sifilitica con localizzazione cerebrale della spirocheta. Si distinguono quattro forme cliniche: la forma neurastenico-depressiva, la forma euforico-espansiva, la forma delirante e la forma agitata con confusione mentale
- D. multi-infartuale, aterosclerosi conseguente ad infarti ripetuti a livello cerebrale, che causano un danno tessutale sufficiente a produrre demenza. È caratterizzata dall’esordio improvviso e dal decorso fluttuante, con deterioramento della memoria, del pensiero astratto, della capacità di giudizio, del controllo degli impulsi e dell’organizzazione del carattere, oltre a segni neurologici focali
- D. non Alzheimer, peggioramento delle funzioni intellettuali e cognitive che porta ad una ridotta capacità di effettuazione delle normali attività quotidiane
- D. post-apoplettica, forma di demenza in cui, accanto alla sintomatologia demenziale, vi sono segni neurologici di patologia a focolaio che sono prevalenti. Tale forma è caratterizzata da un decadimento intellettivo conseguente al prodursi di lesioni infartuali cerebrali
- D. post-traumatica, conseguente a trauma cerebrale grave
- D. precocissima, disordine comportamentale dell’infanzia a rapida evoluzione, che spesso inizia prima del quarto anno di vita, caratterizzato da stereotipie, postura anomala, ecolalia e deterioramento intellettivo marcato
- D. presenile, appartenente a un gruppo di malattie degenerative neurogene che hanno il loro esordio prima dell’età senile, anche se il loro decorso ricorda quello della demenza senile. Il gruppo comprende la malattia di Pick, la malattia di Alzheimer, la malattia di Huntington, il morbo di Wilson, il complesso Parkinson-demenza, la paralisi sopranucleare progressiva, alcune forme di malattia degenerativa spinocellulare e la malattia di Hallervorden-Spatz
Queste differenti tipologie di demenze si dividono in:
- Demenze primarie, che comprendono: le demenze presenili (malattia di Alzheimer-Perusini e la malattia di Pick), la demenza senile, la malattia di Creutzfeldt-Jacob, la corea di Huntington, il morbo di Parkinson, la paralisi progressiva sopranucleare, la degenerazione spinocerebellare,la malattia di Hallervorden-Spatz
- Demenze secondarie, che invece sono: sia quella arteriosclerotica che quella luetica, l’ipossia cerebrale, le malattie metaboliche (mixedema, ipoglicemia, malattie epatiche croniche, uremia, malattia di Wilson, ecc.), le malattie nutrizionali (psicosi di Wernicke-Korsakoff, deficienza di Vit. B12, pellagra, sindrome di Marchiafava-Bignami), le intossicazioni da metalli pesanti, le intossicazioni da farmaci, l’idrocefalo a bassa pressione, le neoplasie, i traumi e le infezioni cerebrali (batteriche, micotiche, luetiche)
Quanti anni si può vivere con la demenza senile?
L'aspettativa di vita per una persona affetta da demenza senile va dai 6 ai 10 anni, ma ciò che fa la vera differenza è rappresentato dalla capacità di cura e assistenza del malato che permette di rallentare e modificare in modo significativo il decorso della malattia.
Qual è la differenza tra demenza senile e Alzheimer?
La demenza senile è un disturbo che si presenta soprattutto con l'avanzamento dell'età, in correlazione all'invecchiamento, e il morbo di Alzheimer rappresenta la tipologia più frequente di demenza con manifestazione tipica intorno ai 65 anni di età.
La scheda si basa sulle informazioni contenute nel "Dizionario Medico" di Antonio Cancellara (Verduci Editore)