Cerca nel sito
Chiudi

L'orecchio ovattato: cause e rimedi

A cura di
Francesca
Caterini

La sensazione dell’orecchio ovattato è spiacevole ma molto spesso si può risolvere facilmente, in tempi che variano in relazione alla causa che l’ha provocata: ecco come comportarsi

La sensazione di orecchio ovattato è piuttosto frequente e, nella maggior parte dei casi, anche se fastidiosa, può essere ricondotta a problemi transitori o comunque non preoccupanti. Può interessare un solo orecchio o entrambi. Vediamo quali sono le possibili cause e come comportarsi.

Cosa fare se si sente ovattato l’orecchio?

L’orecchio tappato e l’udito ovattato sono sensazioni fastidiose che possono essere ricondotte a diverse cause. Quindi, per capire cosa fare bisogna prima comprendere la situazione nella quale ci si trova. In ogni caso, se la sensazione di orecchie tappate non si risolve in poco tempo è bene rivolgersi ad un otorinolaringoiatra per una valutazione accurata: lo specialista deciderà come intervenire.

Sbalzo di pressione

Quando ci si accorge improvvisamente di avere le orecchie tappate, la causa può essere uno sbalzo di pressione esterna, specialmente se la sensazione riguarda entrambe le orecchie e ci si trova in una situazione diversa dal solito. Il cambiamento di pressione può avvenire ad esempio in montagna, a causa dell’altitudine, oppure quando ci si tuffa in mare, o quando l’aereo atterra e decolla o a bordo di un treno ad alta velocità. Solitamente, per risolvere il problema basta sbadigliare o deglutire, o in alternativa bere un sorso d’acqua o masticare, tutte azioni che permettono alla tuba uditiva di aprirsi e bilanciare la pressione interna con quella esterna.

Variazioni di pressioni intense e improvvise possono anche causare un danno tissutale per il blocco della tuba d’Eustachio, detto barotrauma. Questo blocco a sua volta può determinare un danno a una o più strutture dell’orecchio medio come una otite media, un’infezione alla zona collocata tra la membrana timpanica e la tuba di Eustachio. Se ciò accade, oltre alla sensazione di orecchio ovattato si può provare un dolore (otalgia), da lieve a intenso.

Tappo di cerume

Un’altra causa molto frequente dell’orecchio ovattato è il tappo di cerume, ovvero l’accumulo di materiale ceruminoso nel condotto uditivo esterno. In questa circostanza, può presentarsi anche una riduzione della capacità uditiva e/o un acufene (fischio o ronzio). Il tappo di cerume può crearsi per diverse ragioni, ad esempio l’utilizzo scorretto dei cotton fioc o una scorretta igiene; inoltre, alcune persone sono maggiormente predisposte di altre per via della conformazione del canale uditivo o per la presenza di una concomitante dermatite del condotto.

Il tappo di cerume non è un problema grave, ma i rimedi casalinghi vanno assolutamente evitati: se la sensazione di orecchio ovattato non si risolve è necessario rivolgersi ad un otorinolaringoiatra che, se è effettivamente presente un tappo di cerume, provvederà a rimuoverlo con un metodo semplice e sicuro.

Infezioni

Un’infezione batterica, e in casi meno frequenti virale, può causare una otite esterna, cioè un’infiammazione del condotto uditivo esterno e della conca auricolare. Uno dei sintomi dell’otite è l’orecchio ovattato, talvolta associato a dolore e/o prurito nella zona interessata. L’otite può coinvolgere anche l’orecchio medio, e questo accade di frequente soprattutto nei bambini.

Ostruzione della tuba di Eustachio

Infine, l’orecchio ovattato può essere segnale di una ostruzione alla tuba di Eustachio, causata dall’accumulo di muco, ad esempio in caso di allergia o raffreddore (derivante quindi dalle vie aeree) e nei bambini anche per la presenza di adenoidi.

Quanto può durare un orecchio ovattato?

La durata della sensazione dell’orecchio ovattato varia in base alla causa. Come abbiamo visto, se l’orecchio si “tappa” a causa di uno sbalzo di pressione spesso basta uno sbadiglio a stapparlo, a meno che non abbia provocato una infiammazione o un danno al timpano, caso in cui è necessaria la terapia medica. Le infezioni vanno invece curate e si risolvono solitamente nell’arco di alcune settimane, mentre il tappo di cerume si risolve con la rimozione da parte dell’otorino.

Quando preoccuparsi per orecchio tappato?

Non bisogna preoccuparsi per un orecchio tappato, ma se il problema non si risolve dopo qualche giorno è giusto rivolgersi al medico per trovare la soluzione più adatta.

Cosa fare per stappare un orecchio?

Le uniche soluzioni che è giusto mettere in pratica senza consultare un medico sono quelle che riguardano la sensazione di orecchio tappato in caso di sbalzo di pressione. Se si viaggia spesso e si è soggetti a questo fastidio, si può “allenare” l’orecchio con un esercizio di compensazione chiamato manovra di Valsalva, anche se non bisogna esagerare con tale soluzione. In pratica, dopo una profonda inspirazione, si espira forzatamente con il naso e la bocca chiusa per generare un aumento di pressione che andrà a compensare lo sbalzo con l’apertura forzata della tuba uditiva. Esistono anche dei supporti per eseguire una simile manovra, come Otovent, un palloncino da gonfiare e sgonfiare con il naso, la cosiddetta “ginnastica tubarica”.

In altre circostanze, il medico potrebbe prescrivere gocce auricolari o spray nasali, se il problema deriva da sospetto cerume o raffreddori e allergie, oppure una terapia farmacologica, a seconda della causa (ad esempio una terapia antibiotica per l’otite). In ogni caso, non si deve intervenire in autonomia e soprattutto bisogna evitare di inserire alcunché all’interno dell’orecchio (come i cotton fioc): questa operazione può essere pericolosa e non risolve il problema, anzi spesso può peggiorarlo.