La labirintite è l’infiammazione del labirinto, struttura dell’orecchio interno. Quali sono le sue cause e i suoi sintomi? In che modo si può intervenire?
Che cos'è la labirintite?
Il termine labirintite indica una infiammazione del labirinto, una struttura che si trova nell’orecchio interno. L’orecchio interno presenta una struttura particolare in cui sono presenti:
- il labirinto osseo, delle cavità situate all’interno dell’osso temporale che si dividono in parte vestibolare, o posteriore, e una parte acustica, o anteriore, composta dalla coclea, chiamata anche chiocciola ossea, e dall’acquedotto della chiocciola stessa
- il labirinto membranoso, un complesso di organi cavi che contengono un liquido chiamato endolinfa.
Tra i due labirinti si trova lo spazio perilinfatico che contiene un liquido chiamato perilinfa. Il sistema vestibolare e la coclea risultano collegati al cervello per mezzo del nervo vestibolococleare. Il nervo uditivo, che è un ramo del nervo vestibolococleare, trasporta al cervello i segnali sonori, e un secondo nervo trasporta i segnali dell’equilibrio.
Tipi di labirintite
La labirintite può presentarsi in forma acuta, quando si manifesta con episodi isolati, o cronica, nel momento in cui, invece, diventa ricorrente.
Può essere di natura virale o dovuta a infezione batterica e, solitamente, colpisce gli adulti dai 30 ai 60 anni.
Nei bambini, invece, le forme più comuni sono la labirintite purulenta, che si associa a meningite, e la labirintite sierosa, che si sviluppa contestualmente all'otite media sia in forma acuta sia cronica.
Cosa fa scatenare la labirintite?
La labirintite può avere diverse cause scatenanti. A seconda dei fattori eziologici si distingue in diverse categorie.
Tipologia di Labirintite |
Descrizione |
Labirintite acuta non suppurativa |
Si tratta di un'infiammazione acuta a carico dell’orecchio interno che si verifica in seguito a una infezione delle vie respiratorie. Si caratterizza per intensa vertigine, tinnito forte, nistagmo e andatura barcollante. |
Labirintite circoscritta |
Insieme a una vertigine transitoria, presenta una fistola tra orecchio medio e orecchio interno. La fistola può essere causata da colesteatoma, un tipo di otite media cronica, o avvenire accidentalmente nel contesto di un intervento chirurgico alla mastoide. Viene impropriamente indefinita perilabirintite. |
Labirintite cronica |
Accade dopo l’erosione della capsula labirintica ossea, nella maggior parte dei casi il canale semicircolare laterale. Gli episodi di vertigine sono permanenti. |
Labirintite endolinfatica virale |
È dovuta a infezioni di natura virale quali morbillo e parotite epidemica. Si caratterizza per improvvisa sordità. |
Labirintite sierosa |
Questo tipo non suppurativo si verifica per lo più tra la fessura dell’orecchio medio e il labirinto periotico. Si localizza nei canali semicircolari laterali. |
Labirintite suppurativa |
Consiste in una infezione dell’orecchio interno dovuta a microrganismi piogeni. Determina sordità. |
Labirintite traumatica |
È la complicanza di un trauma cranico in cui la linea della frattura attraversa l’orecchio interno. Può verificarsi anche come complicanza di un intervento chirurgico auricolare. |
Quali sono i sintomi della labirintite?
Il paziente affetto da labirintite presenta sintomi quali:
- vertigini
- acufeni
- riduzione dell’udito
- disturbi nell’equilibrio
- problemi di postura.
Questa infiammazione può determinare alcuni sintomi ulteriori:
Quando i giramenti di testa devono preoccupare?
Se durante un attacco di labirintite, le vertigini sono associate anche a febbre alta, mal di testa, disturbi della vista o del linguaggio, sarebbe bene rivolgersi tempestivamente al medico.
Altre manifestazioni che non dovrebbero essere assolutamente sottovalutate, soprattutto nei soggetti fragili come gli anziani, che presentano un quadro di rischio cardiovascolare elevato, sono:
Che differenza c’è tra cervicale e labirintite?
Sebbene i sintomi con cui si presentano possano essere simili e, in alcuni casi, sovrapporsi, la cervicale e la labirintite vanno distinte.
La cervicale, o meglio cervicalgia, è infatti un dolore che origina tra le vertebre C1 e C7, che compongono il rachide cervicale. È un dolore che interessa quindi il collo; l’orecchio interno e le sue strutture non sono affatto coinvolte.
Possibili complicanze della labirintite
Al netto della eziologia specifica, la labirintite può determinare in chi ne soffre una sindrome ansiosa, dati i sintomi, fino a causare veri e propri attacchi di panico, tremori e palpitazioni.
In questo modo si corre il rischio di innescare un circolo vizioso, che deve essere immediatamente affrontato, per intervenire sulle cause fisiologiche della infiammazione.
Come si fa a capire se si ha la labirintite?
Una diagnosi di labirintite avviene nel contesto di una visita presso l’otorinolaringoiatra. Gli esami previsti per una valutazione delle condizioni dell’orecchio interno sono:
Si tratta di esami che si considerano necessari affinché sia esclusa l’eventualità di patologie più importanti. Tra gli altri esami che potrebbero essere richiesti si segnalano:
- test calorico con acqua fredda, o prova termica vestibolare, durante il quale il canale uditivo esterno è irrorato con aria fredda oppure calda, utile a capire se il disturbo risulta presente in entrambe le orecchie
- esame audiometrico, utile per rilevare l’eventualità della perdita di udito.
Come si fa a far passare la labirintite?
La labirintite può essere curata nel momento in cui la causa scatenante è opportunamente curata e risolta. Si può tuttavia intervenire sui segni e sui sintomi di questa particolare infiammazione:
- una labirintite batterica può essere trattata con gli antibiotici
- la labirintite virale, specie in forma lieve, trova risoluzione con farmaci antivirali
- nausea e vomito richiedono farmaci antiemetici
- le vertigini sono trattate con farmaci anticolinergici.
L’infiammazione può essere anche curata con gli steroidi. Quando invece il disturbo ha origine da uno stato d’ansia o da una condizione di depressione, i farmaci prescritti possono essere le benzodiazepine o gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina. Tutti i farmaci indicati nei diversi approcci terapeutici vanno assunti sotto prescrizione e osservazione medica.
Si può anche ricorrere ai cosiddetti rimedi della nonna, che in ogni caso non sostituiscono il parere del medico e una adeguata terapia. Rimedi quali piante con azione sedativa, come ad esempio la passiflora o la valeriana, da assumere in forma di tisane. Per le vertigini e la nausea aiuta la radice di zenzero.
Cosa evitare con la labirintite?
Durante un attacco di labirintite, è opportuno evitare tutte quelle azioni che potrebbero ulteriormente peggiorare il senso di vertigini, come muoversi improvvisamente e rapidamente.
Sarebbe preferibile rimanere immobili e, se è proprio necessario muoversi, farlo molto lentamente, soprattutto se si è sdraiati o seduti.
È sconsigliabile, inoltre, guardare uno schermo come quello della televisione, del computer o di uno smartphone e, in generale, essere esposti a luci forti o intermittenti che possono aggravare la sintomatologia della labirintite.
Quanto può durare una labirintite?
Solitamente si ottiene una risoluzione del disturbo entro uno o due mesi, sebbene i primi miglioramenti possano verificarsi già tra la prima e la terza settimana di terapia.
Per quanto riguarda la labirinte da stress, non c’è un termine temporale entro cui i sintomi scompaiono. Importa piuttosto lavorare sulle cause dello stress, anche per mezzo di un percorso terapeutico.