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Il tumore di Warthin o Cistoadenolinfoma

A cura di
Francesca
Caterini

Il tumore di Warthin è una formazione benigna che riguarda le ghiandole salivari – solitamente la parotide – e si risolve tramite asportazione chirurgica, senza bisogno di terapie

Il tumore di Warthin è un tumore benigno delle ghiandole salivari, quasi  sempre della ghiandola parotide. È comunemente detto anche Cistoadenolinfoma, per il suo particolare aspetto microscopico (cellule epiteliali che si accrescono in spazi cistici e cellule linfatiche), tuttavia impropriamente in quanto il termine linfoma si riferisce a tumori maligni del sistema linfatico, ai quali esso non appartiene.

Diffuso in leggera prevalenza tra gli uomini, viene solitamente diagnosticato tra i 40 ed i 70 anni di età. I fumatori ne sono maggiormente soggetti. Il suo sviluppo è lento e asintomatico e per molti anni può mantenere un volume invariato. Si presenta come una tumefazione indolore della ghiandola parotide di consistenza molle e ben delimitabile, a superficie liscia e ricoperta da cute normale. Si tratta di un tumore piuttosto raro, che rappresenta tra il 5 e il 15% di tutti i tumori alla ghiandola salivare, al secondo posto dopo l’adenoma pleomorfo (70% di tutti i tumori parotidei).

Quali sono i sintomi di un tumore alle ghiandole salivari?

Normalmente il tumore di Warthin è asintomatico. Può dare dolore dopo molto tempo se il liquido cistico si diffonde nel tessuto circostante con conseguenti fenomeni flogistici che generano un aumento di volume improvviso della tumefazione, con dolore.

Alcuni eventuali sintomi, che possono presentarsi in caso di aumento del volume della massa, sono: nevralgia del nervo facciale (fino alla paralisi nei tumori molto voluminosi) dolore in sede mascellare o dolore riferito all’orecchio con alterazioni dell’udito.

La presenza del tumore di Warthin viene valutata dallo specialista con un esame visivo e tattile e verificato tramite ecografia, risonanza magnetica o TAC. Si può eseguire in seguito una biopsia, solitamente attraverso agoaspirato.

Come si cura il tumore alla parotide?

Trattandosi di un tipo di tumore benigno, il tumore di Warthin non prevede una terapia, ma soltanto l’asportazione chirurgica, se necessaria. La sua degenerazione in una forma maligna è rarissima e negata da tutti gli autori, così come rare sono le recidive. In generale, tutti i tumori delle ghiandole salivari sono nella maggior parte dei casi di natura benigna (8 su 10).

Quando si opera il tumore di Warthin?

Il tumore di Warthin si opera quando le sue dimensioni aumentano, o comunque in base alla valutazione dello specialista. Avendo natura benigna la sua asportazione è risolutiva.

Cosa comporta l’ asportazione della ghiandola parotide?

L’intervento alla ghiandola parotide è delicato per via della conformazione dell’area interessata: la ghiandola è collocata sotto al padiglione auricolare, dietro alla mandibola, nella zona laterale del collo, in alto. Attraversano la ghiandola il nervo facciale (dal quale dipende la mobilità di molti muscoli del viso) e il nervo grande auricolare, la cui presenza richiede la massima attenzione. 

Per accedere alla ghiandola parotide si effettua un’incisione pre-auricolare fino al collo. In base alla specifica situazione, viene asportata una porzione più o meno estesa della ghiandola; di conseguenza, varia anche il grado di conservazione del nervo facciale. Si parla dunque di parotidectomia superficiale o esofacciale oppure di parotidectomia totale.

Normalmente, il rischio di compromissione del nervo facciale è molto basso; talvolta le sue funzionalità vengono intaccate in modo transitorio.

Inoltre, è bene chiarire che la rimozione della ghiandola parotide – che sia parziale o totale - non compromette la salivazione, in quanto essa svolge questa funzione insieme ad altre due ghiandole.

L’intervento si esegue in anestesia totale e richiede un ricovero di qualche giorno in ospedale.