La reazione allergica al nichel
Il sistema immunitario di chi è allergico al nichel sviluppa una risposta eccessiva nel momento in cui questo metallo entra nell’organismo. Nell’ambiente il nichel è molto diffuso e le reazioni allergiche dovute a questo metallo sono trasversali dal punto di vista anagrafico e, nella maggior parte dei casi, si manifestano in seguito ad un’esposizione ripetuta a oggetti che contengono nichel. Sono, invece, più rari i casi in cui la reazione allergica si manifesta al primo contatto.
Il motivo per cui un soggetto sviluppa l’allergia al nichel si trova in un difetto del suo sistema immunitario che reagisce in modo anomalo alla presenza del metallo. Non sono note, invece, le ragioni per cui ci sia questo errore del sistema immunitario di alcune persone, anche se probabilmente l’allergia al nichel potrebbe essere dovuta principalmente ad una predisposizione genetica.
La risposta immunitaria impropria può essere innescata sia da oggetti che contengono nichel quali, ad esempio:
- orecchini
- occhiali
- piercing
- braccialetti
- orologi
- collane
- zip
- cinture
- monete
- chiavi
- telefonini
Ma anche alcuni cibi possono provocare le manifestazioni sintomatologiche tipiche delle intolleranze alimentari.
Quali sono i sintomi dell’intolleranza al nichel?
Essendo il nichel un metallo molto diffuso, l’allergia è piuttosto difficile da combattere o trattare. Tra le manifestazioni sintomatologiche principali che devono rappresentare un campanello d’allarme c’è sicuramente la dermatite allergica da contatto. Questa può comparire su tutte le superfici del corpo che entrano in contatti con oggetti contenenti nichel.
In caso di allergia sistemica al nichel solfato, alla dermatite da contatto si possono associare anche altri sintomi quali:
Cosa non può mangiare chi è allergico al nichel?
In caso di diagnosi di allergia, il primo passo è quello di eliminare alimenti contenenti nichel per un periodo di tempo che va dalle quattro alle sei settimane.
In particolare, per quanto riguarda la frutta, andrebbero eliminati:
- albicocche
- fichi
- pere (sia cotte sia crude)
- avocado
- mirtilli
Tra le verdure:
- cavoli
- spinaci
- carote
- pomodori
- asparagi
- lattuga
- piselli
- broccoli
Altri cibi che possono contenere nichel sono:
- arachidi
- ostriche
- aragosta
- cipolle
- lenticchie
- farina di grano intero
- avena
- lievito in polvere
- mais
- fagioli
- funghi
- noci e nocciole
- patate
- liquirizia
Andrebbero evitati, infine, anche cibi che vengono cotti o conservati in contenitori di metallo, con la sola eccezione dell’alluminio.
Per quanto riguarda la preparazione dei dolci, siccome il lievito in polvere è uno degli ingredienti che chi è allergico al nichel dovrebbe evitare, si potrebbe utilizzare come alternativa, come agente lievitante nell’impasto, il bicarbonato.
Quali alimenti assumere per disintossicarsi dal nichel?
Non tutti gli alimenti, ovviamente, contengono nichel. Tra le verdure nichel-free che possono essere consumate anche da chi è allergico a questo metallo ci sono le zucchine, le melanzane, i peperoni, i cetrioli, le barbabietole, il radicchio, l’indivia, la valeriana e i finocchi.
Per quanto riguarda la frutta, via libera ad angurie, meloni, fragole, banane, uva, pesche e agrumi in generale. Può essere consumato anche il pesce - ad eccezione dei crostacei, dei mitili e della platessa - latte e derivati e la farina 00, a meno che non sia presente anche il morbo celiaco.
Ci sono, poi, alcuni accorgimenti da seguire nella preparazione dei cibi per limitare le conseguenze dell’allergia al nichel. In primo luogo, è importante far scorrere l’acqua per alcuni minuti prima del suo utilizzo in quanto è possibile eliminare con questo accorgimento i residui di nichel che potrebbero eventualmente essere presenti all’interno delle tubature.
Come curare l’intolleranza al nichel?
Oltre a ridurre l’esposizione al nichel, chi è allergico a questo metallo, per alleviare le principali manifestazioni sintomatologiche, in particolare la dermatite da contatto, può utilizzare prodotti da assumere per via orale o da applicare direttamente sulla pelle. Per quanto riguarda quest’ultimi, vengono prescritte solitamente creme a base di corticosteroidi o dall’effetto lenitivo.