Cos'è la diartrosi
Il termine diartrosi indica un tipo di articolazione mobile del corpo umano che è caratterizzata dal fatto che le ossa coinvolte scivolano su una componente cartilaginea detta cartilagine articolare.
Le diartrosi sono anche dette articolazioni sinoviali dal nome della componente di rivestimento delle stesse.
Le diartrosi sono caratterizzate da un’alta mobilità e costituiscono uno dei tre tipi di articolazioni che sono presenti nel corpo umano.
Articolazioni del corpo umano, diartrosi, sinartrosi ed anfiartrosi
Il corpo umano ha oltre 300 articolazioni, che vengono classificate in tre macro categorie in base alle loro caratteristiche morfologiche e funzionali
Le diartrosi o articolazioni sinoviali sono quelle caratterizzate dalla struttura più complessa e dalla maggiore mobilità.
Le sinartrosi, dette anche articolazioni fibrose, sono articolazioni che non hanno alcuna possibilità di movimento e in cui le due ossa sono unite da un tessuto fibroso. Sono ad esempio sinartrosi le articolazioni che uniscono le ossa del cranio, tipicamente immobili.
Le anfiartrosi, dette anche articolazioni cartilaginee sono infine quelle in cui il collegamento tra le due porzioni di scheletro è costituito da tessuto cartilagineo. L’esempio più evidente di questo tipo di articolazione è costituito dalla colonna vertebrale, in cui ogni segmento della parte scheletrica, cioè le ossa vertebrali, è congiunto al precedente e al successivo dal tessuto cartilagineo dei dischi intervertebrali.
Struttura delle diartrosi
Ogni diartrosi è costituita da una struttura in cui si possono individuare quattro elementi principali:
- la parte ossea: solitamente si tratta dei tratti terminali delle due (raramente più) ossa che compongono l’articolazione, detti anche capi ossei
- la cavità sinoviale: lo spazio in cui le superfici ossee dell’articolazione alloggiano e che si chiama così per la presenza di liquido sinoviale
- la capsula articolare: la membrana che riveste tutta la diartrosi e che ne mantiene compatta ed unita la struttura
- la parte cartilaginea: la cartilagine su cui poggiano e scivolano le ossa e che ha lo scopo di attutire gli urti e di evitare la frizione tra le stesse.
Si possono poi individuare alcuni elementi aggiuntivi che sono presenti in alcune delle articolazioni sinoviali.
Tra questi meritano menzione i seguenti:
- menischi: sono dischi cartilaginei che servono a dare ulteriore potere di assorbimento degli urti alla parte cartilaginea dell’articolazione
- tendini e legamenti: sono strutture di tessuto connettivo che servono rispettivamente a collegare i muscoli alle ossa e le ossa tra loro
- borse sinoviali: che sono delle strutture ripiene di liquido sinoviale la cui funzione è quella di lubrificare l’articolazione favorendone il movimento in assenza di frizioni.
Tipi di diartrosi
Esistono diversi tipi di articolazioni sinoviali, in tutto sei, che si distinguono tra loro per il tipo di movimento e la qualità dello stesso.
- le articolazioni piane: il movimento è dato solamente da uno scorrimento delle superfici articolari (le estremità ossee delle ossa che costituiscono l’articolazione). Esempi sono l’articolazione intercarpale e quella acromioclavicolare della spalla
- i ginglimi o articolazioni a cerniera: sono quelle in cui una superficie articolare si inserisce all’interno dell’altra cava che funge da alloggio. Sono esempi di questo tipo di diartrosi le articolazioni del ginocchio e del gomito
- articolazioni a perno: sono le articolazioni in cui una superficie articolare concava si inserisce in una convessa, e che hanno un movimento rotatorio. Sono articolazioni a perno le articolazioni radio-ulnare distale e prossimale delle braccia
- articolazioni ellissoidali (o diartrosi condiloidee): in questo tipo di articolazione una superficie articolare tondeggiante si appoggia su una superficie articolare ricevente che ha forma ovale. Sono diartrosi condiloidee l’articolazione radio-carpale del polso, quelle metacarpo-falangee delle mani e quelle metatarso-falangee dei piedi.
- diartrosi a sella: in questo caso le due superfici articolari hanno entrambe una parte concava e due convesse, il che dà loro una motilità maggiore rispetto a quella delle articolazioni ellissoidali. Fanno parte di questa categoria l’articolazione metacarpo-falangea del pollice e quella sterno-clavicolare
- enartrosi (o diartrosi a sfera o articolazioni a sfera): come dice il nome, le superfici articolari sono in questo caso entrambe sferiche, una concava e l’altra convessa. Di questo gruppo fanno parte l’articolazione dell’anca e quella gleno-omerale della spalla.
Patologie delle diartrosi
Le patologie che possono colpire le articolazioni sono diverse e di diversa natura. Generalmente possono riassumersi in:
- traumatiche
- degenerative
- neoplastiche (da neoplasie)
Le condizioni traumatiche sono costituite da lesioni parziali o totali di una o più delle componenti strutturali dell’articolazione. I traumi possono essere causati da cadute, incidenti, abuso dell’articolazione, carichi eccessivi, movimento errato.
Le patologie degenerative sono legate ad usura ed età, molto spesso in azione concomitante tra loro. Tra le principali possiamo senz’altro ricordare:
Infine le articolazioni e i loro componenti possono essere oggetto dell’insorgenza di tumori ossei o di metastasi ossee che evidentemente ne compromettono la funzionalità e l’integrità strutturale.