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Gli strappi muscolari: cause, sintomi e tempi di recupero

A cura di
Simone
Bianchi

Da cosa derivano gli strappi muscolari? Una guida dettagliata sulle cause principali, le tipologie, i loro sintomi e i possibili trattamenti.

Cos’è uno strappo muscolare?

Uno strappo muscolare, noto anche come distrazione muscolare, è una lesione che comporta la rottura parziale o completa delle fibre che compongono un muscolo

Questo tipo di infortunio si verifica principalmente a causa di un’eccessiva sollecitazione muscolare, spesso dovuta a movimenti bruschi, sforzi intensi o improvvisi scatti che superano la capacità di resistenza del muscolo. Gli strappi muscolari sono infatti comuni tra gli sportivi, in particolare in discipline che richiedono movimenti intensi come il sollevamento pesi, il calcio, le gare di sprint e il salto.

Le cause principali degli strappi muscolari includono l’assenza di un adeguato riscaldamento, un allenamento insufficiente o non corretto, e l’affaticamento muscolare. Quando un muscolo è stanco o non adeguatamente preparato, le sue fibre sono più suscettibili a rotture sotto stress. 

Un altro fattore di rischio è rappresentato da movimenti improvvisi o non coordinati che possono forzare il muscolo oltre i suoi limiti fisiologici. Negli atleti questo tipo di lesione si verifica spesso nei muscoli della coscia, come i flessori, gli adduttori e il quadricipite, e nei muscoli della gamba come il tricipite surale.

Tipi di strappi muscolari

Gli strappi muscolari possono essere classificati in tre gradi di gravità, a seconda del numero di fibre coinvolte e della severità del danno.

  • Lesione di primo grado: in questa fase iniziale, solo un piccolo numero di fibre muscolari è danneggiato. La lesione provoca un leggero fastidio che si accentua durante la contrazione e l’allungamento muscolare. Nonostante il dolore, solitamente è possibile mantenere il movimento e la forza muscolare e la persona può svolgere normalmente le attività quotidiane (anche se si consiglia stare a riposo per evitare peggioramenti).
  • Lesione di secondo grado: questo tipo di lesione coinvolge un numero maggiore di fibre muscolari. Il dolore è acuto e viene avvertito come una fitta intensa, soprattutto durante una contrazione violenta del muscolo. Sebbene l'atleta possa continuare a muoversi, l’atto di contrarre il muscolo diventa molto doloroso, rendendo necessario interrompere l'attività.
  • Lesione di terzo grado: la più grave che comporta la rottura completa o quasi completa del muscolo. Questo tipo di strappo provoca un dolore violentissimo e una completa impotenza funzionale. Se la lesione interessa gli arti inferiori, l’atleta non è in grado di sostenere il peso del corpo e si accascia a terra. Alla palpazione si avverte una sorta di avvallamento nel muscolo, segno della rottura massiva delle fibre.

Quali sono i sintomi di uno strappo muscolare?

I sintomi di uno strappo muscolare variano a seconda della gravità della lesione, ma generalmente includono un dolore acuto e improvviso nella zona colpita. 
Maggiore è il numero di fibre coinvolte, più intenso sarà il dolore.

Nei casi più lievi il dolore può essere sopportabile e permettere un certo grado di movimento. Nei casi di lesione di secondo o terzo grado, il dolore è accompagnato da un’impossibilità quasi totale di muovere il muscolo interessato: il muscolo appare rigido e contratto, e spesso si sviluppano edema e gonfiore nella zona lesionata.

In caso di rottura dei capillari muscolari, il sangue può migrare in superficie formando ematomi visibili. 

Come capire se è uno strappo o stiramento?

Entrambe le lesioni coinvolgono danni alle fibre muscolari e presentano sintomi simili, ma vi sono alcune differenze chiave che le distinguono.

Lo strappo muscolare si manifesta con un dolore acuto e improvviso al momento dell'infortunio. Il muscolo colpito è contratto, e nei casi più severi, possono essere visibili ematomi e una deformazione nella zona lesionata.

Lo stiramento muscolare è una lesione meno grave, in cui le fibre muscolari vengono eccessivamente allungate senza rompersi completamente. Il dolore associato a uno stiramento è generalmente meno intenso rispetto a uno strappo e tende a manifestarsi gradualmente piuttosto che all'improvviso. Raramente si accompagna a ematomi o deformazioni visibili. 

In entrambi i casi si verifica una certa rigidità muscolare, tuttavia, con uno stiramento, questa è generalmente meno pronunciata.

Cosa fare in caso di strappo muscolare?

In caso di strappo muscolare la prima cosa da fare è sospendere immediatamente qualsiasi attività fisica per evitare di aggravare la lesione. 

L'area colpita deve restare immobile e l’arto interessato non sovraccaricato. L'ideale sarebbe mantenere l'arto a riposo e leggermente elevato per ridurre il gonfiore.

Tra i rimedi veloci ed efficaci, soprattutto se lo strappo è lieve, vi è l'applicazione di impacchi freddi sulla zona lesionata. Il freddo aiuta a ridurre il flusso sanguigno, limitando il gonfiore e alleviando il dolore. 

Si deve, invece, evitare qualsiasi forma di calore, come massaggi o pomate riscaldanti, nelle prime fasi dopo l'infortunio, poiché il calore può aumentare il flusso sanguigno e peggiorare l'infiammazione.

Dopo il primo intervento, è essenziale consultare un medico specializzato per una diagnosi accurata e per determinare la gravità della lesione. Gli esami strumentali, come l'ecografia o la risonanza magnetica, possono aiutare a valutare l'entità del danno e a pianificare un adeguato percorso di recupero. 

Quanto tempo ci vuole per guarire da uno strappo muscolare?

Il tempo di guarigione dipende dalla gravità della lesione. Le lesioni di primo grado solitamente si risolvono nel giro di una o due settimane. Durante questo periodo, il riposo è fondamentale, accompagnato da trattamenti a base di antinfiammatori e miorilassanti.

Leggeri esercizi di stretching possono aiutare a mantenere l'elasticità muscolare e prevenire la formazione di tessuto cicatriziale rigido.

Le lesioni di secondo grado richiedono tempi di recupero più lunghi, generalmente tra i 15 e i 30 giorni. In questo caso, oltre al riposo e ai farmaci, è necessario seguire un programma di riabilitazione mirato, che può includere fisioterapia, esercizi di rafforzamento e allungamento, e tecniche di terapia manuale. L'obiettivo è ripristinare la forza e la funzionalità del muscolo colpito, prevenendo future ricadute.

Le lesioni di terzo grado possono richiedere diversi mesi per guarire completamente. In molti casi è necessario un intervento chirurgico per riparare il muscolo danneggiato. 

Dopo l'intervento, il paziente deve seguire un programma di riabilitazione per recuperare gradualmente la funzionalità muscolare. La tecarterapia, una tecnica innovativa che utilizza cariche elettriche endogene, può essere utile per accelerare il processo di guarigione.

Come prevenire gli strappi muscolari?

È possibile evitare gli strappi muscolari adottando alcune importanti misure preventive:

  • un adeguato riscaldamento prima dell'attività fisica
  • esercizi di stretching per migliorare l'elasticità muscolare
  • un'efficace preparazione fisica per affrontare lo sforzo
  • interrompere l’attività fisica al primo sintomo doloroso, anche se lieve